The art of racing in the rain - Garth Stein <<So come si corre sotto la pioggia. So che c’entrano l’equilibrio, l’intuito e la pazienza. So le qualità di guida necessarie per cavarsela alla grande sotto la pioggia. Ma so anche che correre sotto la pioggia è una questione di testa! Ha a che vedere con il controllo del proprio corpo. Con la convinzione che la macchina sia solo un’estensione del proprio corpo, e che la pista sia un’estensione della macchina, e che la pioggia sia un’estensione della pista, e il cielo sia un’estensione della pioggia. Ha a che vedere con la convinzione che noi non siamo noi, siamo tutto. E che tutto è noi.>>


Per leggere questo libro bisogna avere a portata di mano una grandissima scorta di fazzoletti, perciò siete avvertiti, sopratutto nel finale. Non sono una grandissima fan dei libri sugli animali, perché finisce che gli animali muoiono sempre e io ci rimango malissimo. Per fare un esempio mi è dispiaciuto quando è morta Eve, ma era una cosa che non era evitabile, che si capiva fin dall'inizio prima o poi sarebbe accaduta. Per la morte di Enzo non ero pronta, anche se già dal primo capitolo si capiva che sarebbe morto, io non ero pronta comunque.
Il finale sarebbe un pò troppo sdolcinato per i miei gusti, ma in una storia così dolce/amara non avrei potuto sopportare un finale brutto. E' irrealistico, lo so. Danny accusato di stupro ma la ragazza che lo accusa si fa commuovere dal suo amore per la figlia e la moglie morta e ritratta l'accusa, cosa che nella realtà non accadrebbe mai e poi mai, Danny che alla sua età viene preso sotto l'ala protettrice di un membro dell Ferrari solo perché gli ricorda il suo sè stesso giovane e quindi decide di scommettere su di lui (parliamo di soldi, un sacco di soldi in effetti, e persone che pensano quasi solo al denaro.. non succederebbe mai) arrivando a farlo diventare un famoso pilota di F1 nonostante la sua età. Ma insomma, abbiamo tutti il diritto di sognare no?
Il finale è stato un pò una sorpresa poi. Non ho mai creduto che Enzo si sarebbe davvero reincarnato in un umano dopo morto, come lui invece sperava, però far incontrare a Danny un ragazzino che si chiama proprio Enzo (nome non comunissimo poi qui da noi) è stato messo lì proprio per far pensare al lettore: ma sei proprio sicuro che non sia lui?