Il portale delle tenebre. Le cronache del ghiaccio e del fuoco: 7 - George R. Martin Credevo che Martin ci avesse preso gusto a far fuori uno dopo l'altro tutti i personaggi migliori ma a quanto pare questo libro (diviso in tre addirittura nella versione italiana, non ci si stanca proprio mai di guadagnarci su eh?) mi ha lasciato anche qualche soddisfazioni.. tre ad essere precisa e sono rimasta piacevolmente soddisfatta soprattutto dall'ultima (grazie Petyr, ed io che iniziavo a catalogarti come piattola inutile!).
Il finale è degno di Martin, devo ammettere che alcune cose nel libro erano facilmente prevedibili (chi non si aspettava la morte di Joffrey? anche se non così magari, ed avevo immaginato che anche Tywin Lannister ci avrebbe lasciato prima della fine dell'ultimo libro ma mai mi sarei aspettata così) ma altre assolutamente no, primo tra tutti il finale.
Devo ammettere che non sono nè sono mai stata una grande fan di Catelyn, ad essere sincera la digerisco davvero poco ed ero quasi contenta di essermela tolta di mezzo (mi è dispiaciuto molto più per Robb, sembra davvero che i Tully stiamo sgomitando per diventare la peggiore delle sette casate.. e con l'aiuto della pazza Lysa, il troppo ingenuo Edmure e la sempre più petulante Cat ci stiano pure riuscendo) però un colpo di scena nel finale non ha stonato.
Mi è dispiaciuto per Jaime, personaggio che non adoro ma che dopo il viaggio con Brienne ho rivalutato completamente e soprattutto mi è dispiaciuto per Robb Stark ed Oberyn Martell (personaggio che ho apprezzato moltissimo, cosa che mi ha fatto venire voglia di sapere qualcosa di più sui Martell che sembrano così poco apprezzati ma che se sono tutti come la Vipera Rossa saranno probabilmente la migliore accozzaglia di personaggi di westeros).
Purtroppo alcuni personaggi non sono evoluti affatto, vedasi Bran (che adoravo nel primo libro ma ora ogni volta che vedo un suo capitolo mi cadono le braccia) Dany (che al contrario di Bran non ho mai adorato e ora ufficialmente non sopporto più) e Sansa che per quanto ne dicano molti è maturata forse giusto poco durante il secondo libro ma che poi è rimasta sempre troppo ingenua per non dire sciocca da essere fastidiosa.