L'atlante di smeraldo  - John  Stephens, Silvia Piraccini Ero incuriosita da questo libro perchè dopo la massiccia campagna pubblicitaria che lo ha accompagnato ero curiosa di vedere se fosse veramente l'erede di Harry Potter come tutti giuravamo.
Sinceramente di Harry Potter ha poco o niente, direi che più che altro mi ricorda Narnia con la strega cattiva (fisicamente descritta anche simile a quella di Narnia, o sembra soltanto a me?) e i tre bambini (ok, su Narnia erano quattro ma qui hanno pensato che un maschio bastasse ed avanzasse). Con tanto di scena in cui il maschio/Michael (ciao Edmund) tradisce le sorelle per avere qualcosa in cambio (grazie al cielo qui non parliamo di dolcetti ma di riavere indietro i propri genitori, qualcosa di un tantino più profondo) e della sorella più piccola che invece di farsi amico un satiro si fa amico il membro di tribù non troppo umana o comunque non troppo normale. Il cerchio si chiude con la sorella maggiore che non ha la spada magica ma l'Atlante, e così abbiamo quasi finito Narnia.
Il libro di per sè non è scritto male, sembra un pò per bambini all'inizio ma finisce per riprendersi verso il finale.
Finale che almeno non è troppo prevedibile, anche se farcito di banalità (la madre che riconosce la figlia? e come dato che nel passato neanche è nata? e gli unici due bambini che incontrano nel passato ovviamente li ritrovano sposati nel futuro.. era necessario?) ma è comunque la trama del libro che a me sembra non decollare mai.
I personaggi sono un pò troppo stereotipati per i miei gusti.
Con Emma che è la classica dura dal cuore tenero, che fa la coraggiosa e forte ma alla fin fine è la più molle dei tre, e Michael che deve fare il saputo probabilmente per il solo fatto che è l'unico ad avere gli occhiali (se non è uno stereotipo questo...) e Kate che non riesce ad avere una personalità chiara mai, è come se lo scrittore avesse voluto renderla un pò questo e un pò quello e alla fin fine il mischiaticcio delle varie cose abbia portato al niente, o meglio ad una personalità talmente poco delineata che non sa di niente. Insomma, per dare ragione a Michael, si salvano solo i nani.
E tra parentesi, devo ancora capire come mai il tradimento di Michael che si allea con la strega è considerato un tradimento mentre la stessa cosa fatta da Kate (che risulta pure peggiore dato che finisce col dare al cattivo di turno il vero Atlante, e non uno che sparirà da lì a poco) è un atto eroico e giusto, qualcuno deve spiegarmi come funzionano queste cose nei libri fantasy perchè a casa mia un tradimento è un tradimento e fine della storia.
Due parole anche sul cattivo.
Il cattivo vero e proprio non si vede mai in realtà, cioè si vede talmente poco che neanche lo si nota a momenti, ma la strega? insomma, passa tutto il libro a dire quanto è forte eccetra, eccetra e poi muore praticamente in cinque righe uccisa da uno che sta dalla sua stessa parte ? (o forse dovrei dire stava, ma sempre di cattivi si parla no?).
Tre stelline tirate forse le merita, perchè anche se ha scopiazzato un pò qua e un pò là è comunque un libro carino da leggere.
Qualcuno mi spieghi il titolo ora però, ho anche controllato la versione inglese per esserne certa (e per una volta tanto non si sono inventati il titolo, lo hanno semplicemente tradotto) .. posso passare Atlante ma perchè Smeraldo ? non ditemi che era solo perchè la copertina del libro era verde perchè se no..