
L'ho iniziato a leggere perchè sto leggendo ora la trilogia della Canavan e mi sta piacendo molto, questo libro secondo me non è all'altezza degli altri. La protagonista è un pò un peso morto per tutta la storia, sa curare e va bene ma non combatte mai attivamente e la sua unica dote sembra quella di essere l'unica donna in un gruppo di soli uomini. La trama va molto a rilento, tanto che per le prime 300 pagine ci si chiede com'è che non si è ancora vista una battaglia degna di questo nome. E la storia di Stara può anche essere toccante e interessante sotto certi punti di vista ma secondo me era evitabile, serve solo a rendere il libro incredibilmente lungo ma non lo rende poi molto più interessante (per quel che mi riguarda ogni volta che arrivava il suo punto di vista speravo finisse presto per tornare da Tessia e compagnia bella).
Il finale è la parte che mi ha convinto forse meno, con quelle morti che non avevano un gran senso piazzate così nell'epilogo. A me è sembrato che per buona parte il ritmo del libro andasse veramente a rilento, ed allora se proprio quei personaggi li voleva uccidere (ammetto che avrei preferito non vedere morire Lord Dakon) poteva almeno dargli uno spazio nella storia invece che degnarli di un paio di righe nell'Epilogo.
Neanche la storia di Tessia e Jayan mi ha preso particolarmente, era fin troppo ovvio che sarebbero finiti assieme e non hanno mai avuto un vero ostacolo che facesse pensare il contrario.
Comunque è scritto bene e si legge bene, soprattutto chi ha apprezzato gli altri libri della Canavan farebbe bene a leggerlo.